Per GEOMARKETING s’intende l’utilizzo della geografia per rendere più efficaci ed efficienti le decisioni e le attività relative alla Comunicazione, alla Vendita, alla Distribuzione ed al Servizio ai clienti.
Grazie al Geomarketing, le imprese valorizzano la dimensione spaziale di numerosi dati, continuativamente prodotti da varie fonti informative, interne ed esterne.
Possiamo sintetizzare la dimensione spaziale di un dato con la semplice parola DOVE. Dove è un’informazione rilevante nel processo di marketing perché la geografia diventa un’unità o addirittura l’unità di analisi privilegiata dei dati di vendita. In quest’ottica, la sequenza informativa diviene: CHI – FA COSA – DOVE. I primi due dati, (chi fa cosa) si legano così al territorio in cui si producono e si trasformano in un’informazione rilevante per assumere una decisione.
“Dove” può assumere molti significati, differenti a seconda dei decisori:
Dove risiedono i nostri clienti?
Dove lavorano?
Dove si recano per gli acquisti?
Dove vanno nel tempo libero?
Dove sono localizzati i nostri concorrenti?
Come si configurano i giri visite dei nostri venditori?
Quali sono le postazioni migliori per aprire nuovi negozi?
Dove si trovano sportelli bancari, uffici pubblici, luoghi di attrazione e di divertimento? e così via.
Esempio di mappa
STATISTICA
La geostatistica è quella branca della statistica che si occupa dell’analisi di dati geografici. Il suo campo classico di applicazione sono le Scienze della Terra, in particolar modo nella Geografia, Geologia, Geologia Ambientale, Ecologia, Meteorologia, Agronomia. Trova applicazione anche in altri campi come le analisi economiche, studi epidemiologici, ecc.
La geostatistica si occupa di valutare la correlazione spaziale dei dati, cercando di verificare se osservazioni effettuate in punti vicini presentano effettivamente una maggiore correlazione rispetto ad osservazioni poste in punti distanti. L’obiettivo è quindi valutare come tale autocorrelazione vari in funzione del vettore separazione considerato (quindi distanza e tempo). Lo studio della continuità spaziale e il necessario studio esplorativo dei dati consentono di analizzare in estremo dettaglio i fenomeni analizzati, permettendo di comprendere la struttura statistico-spaziale dei dati in termini dei processi fisico-chimici coinvolti.
Inoltre mappare numeri e tabelle è più semplice se associati a mappe e dettagli geografici in grado cioè di rendere intellegibili dati già di per se complessi.